Sia ben chiaro:

Solamente una persona con gravi problemi psichici potrebbe ritenere questa accozzaglia di pensieri e parole come una testata giornalistica,anche perchè viene aggiornata senza alcuna periodicità.

NON PUO'PERTANTO CONSIDERARSI UN PRODOTTO EDITORIALE EX L.62 7/3/2001.



Per contattarmi: rivedelfiume@tiscali.it

venerdì 10 dicembre 2010

Due mani


Poi succede che il tempo passa, le cose si consumano e si logorano, ed arriva la mattina in cui ti trovi in buchetta un biglietto del caposcala che ti “ricorda” che la porta del garage è da riverniciare. Allora tu, che in cuor tuo sai di essere bisognoso di consigli, ma che non ti rivolgeresti mai (“orgoglio, e poi vergogna di me stesso”) ad alcuno dei tuoi condomini, compresi quei tuttologi che trasformano i pomeriggi estivi, grazie all’uso dei loro maledetti attrezzi da lavoro, in rumorose sessioni che riecheggiano quelle delle gloriose Officine Breda in Milano, ti poni la fatidica domanda: che fare?
Allora ho chiesto consigli a chi mi amministra: ai politici. Così, mi sono messo di buona lena, ho inviato la foto della porta semiarrugginita ad alcuni prestigiosi ed autorevoli esponenti politici, e ne ho ricevuto i seguenti consigli.
Tremonti: “Pev vivevniciave la tua povta, fai compevave la vevnice da tuo cognato titolave di pavtita IVA, che la povtevà in detvazione; poi inizi a dipingeve, ma dopo due pennellate fai vipovtave il bavattolo indietvo al negoziante,con la scusa che olezza; te ne fai dave uno nuovo in cambio, dal quale attingevai altve due pennellate, poi vipovti indietvo anche quello, e così via finchè non finisci la povta. A quel punto, con l’ultimo bavattolo che vestitusci, ti fai fave un buono spendibile pev una pvossima occasione, e magavi ti compvi un altvo oggetto coi soldi che vispavmi dalla vevnice, povca tvoia!”.
Fini: “Cavoli tuoi: mio cognato non ha di questi problemi
Casini: “Tu devi riverniciare quella porta per il bene tuo e di tutta la tua famiglia
Scajola: “Non saprei cosa dirti. La mia la riverniciano a mia insaputa”.
Rutelli: “Vai tranquillo, scenderà su di te lo Spirito Santo, e la sua mano guiderà la tua
Bersani “Oh, ciccio, se vai alla Coop c’è il 20% di sconto sulle vernici e sui pennelli, sorbole!
Vendola: “ C’è poesia nel dipingere una porta: lascia fluire la vernice come il blu di un cielo infinito ed il pennello come il vento tra le fronde, ed il lavoro ti sarà leggero e dolce
D’Alema: “Una porta, tsè…il dipingere, il “pittare” come si dice da noi, è tutta un’altra cosa
Bossi: “te, te devi da adupera’ smalto all’acqua, l’acqua del Dio Po, e la porta si vernicerà da sola
Il Cavaliere (nota: non lo nomino, perché di sicuro mi taglierei sulla ruggine e mi verrebbe il tetano, come minimo): “Ma cribbio….in che condizioni è questa porta! Del resto, in un palazzo costruito dalle cooperative rosse….Fa schifo, mi fa orrore….perché voi siete i…i…i soliti….comunisti!
Maroni: “Tipica porta da terroni
Veltroni: “E’ un po’ come in quel film, “La staccionata”, con Buster Keaton..non possiamo non ricordare Buster Keaton, tutti noi nati negli anni ’50 siamo cresciuti a panini, figurine e Buster Keaton….un maestro per tutti quelli venuti dopo
Mussolini (nel senso di Alessandra): “Non ci metto bocca
Carfagna: “Non ci metto lingua
Gelmini: “Puoi lavorare sotto l’ egìda di un buon manuale del faidathe
Santanchè: “Quante storie! La fai dipingere da un clandestino e quando ti chiede i soldi tu chiama i carabinieri
Cordero di Montezemolo: “ Ad occhio, tu hai il know how per realizzare con piena soddisfazione un very good job. Peccato non possa usare il Rosso Ferrari, ne uscirebbe un gioiellino”
Ma il consiglio forse migliore (tutti buonissimi, per carità) mi è arrivato da Di Pietro: “Eh santa madonna, che ci vo’? Un pennello, un barattolo, un maglione vecchio…mica devi stare a taglià il salame col cucchiaio..
Però lo smalto lo vado davvero a comperare alla Coop, tiè.